Airfix Italian Tribute

In un blog, generalmente, solo gli amministratori possono aprire thread, e questo blog non fa eccezione. Pertanto ogni mese verrà aperto uno spazio dove potrete postare tutto quel che riguarda i vs Airfix... work in progress e/o modelli già fatti. Ovviamente non importa quando li avete costruiti, l'importante è mostrarli, parlarne, raccontarci di loro...
Pronti... via !

Una scatola del 1975 per un montaggio facile e veloce




dopo il montaggio e averlo carteggiato nei punti classici,una passata di primer ed è pronto per essere verniciato.

una bonboletta alluminio spray è quella che ci vuole per aiutarmi per un colore unico.

logicamente si deve aspettare che la vernicie sia asciutta bene...per poi passare al divertimento sottile delle decal

Mettere il pilotino è stata sempre una scelta personale che con il tempo è andata perdendosi. il modello in questione non offre possibilità di interni dettagliati di come siamo abituati oggi,perciò il pilotino è il benvenuto in aiuto al vuoto che era.

altri piccoli particolari verniciati con pennellino completano il modello raggiungendo la conclusione del montaggio.

il modello finito.



Edited by Airfix - 5/5/2013, 12:59

Dopo anni di ristampe, pur sempre gradite, e di nuove proposte, ma non originali (la stampa di kit non nati in casa Airfix), da pochi anni, grazie alla Hornby, vé nuova linfa nella produzione Airfix. I così detti 'new tools' stupiscono ! Inizialmente la qualità è stata un po' altalenante, e molti puristi condannano tuttora le linee dei pannelli forse un po' troppo profondamente incise ma... parliamo di kit generalmente precisi nelle forme e notevoli nei particolari, con fogli decal davvero eccelsi, proposti a prezzi... incredibilmente bassi.

La gamma degli Spitfire è, ovviamente, punto d'onore per i nostri amici d'oltre Manica e così, l'ultimo, in ordine di tempo, Airfix da me realizzato è stato un Mk. IX.


La box art, che ci riporta a tempi gloriosi.

Intanto qualche informazione sull'aereo vero:
it.wikipedia.org/wiki/Supermarine_Spitfire

nb: per motivi misteriosi non riesco a far funzionare il comando URL, pertanto copiate ed incollate gli indirizzi...

La plastica è morbida, fin troppo, facile da lavorare.


Si tratta in effetti del primo Spit New Tool... ed è gravemente carente in fatto di interni: un seggiolino ed un pilota, nient'altro...


Cannibalizzo così un kit Italeri, recuperando un buon cockpit e qualche altra struttura

per il resto vado di scratch e sprue...


Non ho nulla contro resine e fotoincisioni, anzi ! Però ancor più amo l'artigianato, per quanto approssimativo possa essere

Modellismo 'alla buona' ? Può essere...


Grazie Italeri !


Basta poco, che c'é vò ?




Chiudo la fusoliera: un po' di colla Tamiya tappo verde ed un po' di correttore fanno passare la paura...


Una bella mano di nero lucido

...

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Nel 1967 l'Airfix commercializzò una vera chicca senza precedenti, un carro armato della I° guerra mondiale.
Soggetto assai inusuale, poco considerato anche oggi, si trattava del Mark I britannico 'male' (maschio), in effetti il primo vero carro armato della storia.
Qui una breve infarinatura sulla storia di questo mezzo:
it.wikipedia.org/wiki/Mark_I_(carro_armato)

Presentato in quella che è stata fin quasi ai giorni nostri la scala di riferimento britannica per i mezzi terrestri, l'1:76 (anche detta HO-OO), il kit aveva non pochi errori concettuali, che de facto ne fanno uno strano ibrido fra l'mk. I e lo sperimentale mk. II.

Tali errori non sono mai stati corretti nelle varie ristampe...
Il kit è stato disponibile dal 1967 al 1978.
Fu poi ristampato nel 1980, ed ancora dal 1996 al 2004.
Infine tornò in commercio nel 2009, accompagnato dalla variante 'female', che pure continuava ad avere i soliti errori di base.

Alcune box storiche:







Parlando di questo kit faccio un vero salto nel passato, recente eppur così lontano...
E' stato il mio secondo kit, dopo la rinascita modellistica seguita ad una pluridecennale dark age...
L'ultimo fatto a pennello.

Non che abbia migliorato molto, ma è davvero poca cosa, alla fin fine.
da dire che è stata la mia prima 'conversione', alla ricerca di qualcosa di più affine alla realtà !

Lo mostro per motivi prettamente storici... la mia storia, nella fattispecie.

Mi portavo dietro questo kit da molti anni; direttamente dalla sua confezione in blister e nella sua classica plastica vetrosa 'anni 70'.


Iniziai eliminando un'inesistente casamatta, aggiungendo centine ed un portello di recupero... probabilmente di forma sbagliata. Tutte le informazioni corrette provenivano da un sito britannico.


Aggiunsi camini alquanto grezzi...


Iniziava a prender forma


L'indubbio fascino dei carri a losanga
...

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Dire modellismo statico è dire Airfix.

L'Airfix nasce nel 1939 in Gran Bretagna, come produttore di giocattoli gonfiabili (da cui il nome). Nell'immediato dopoguerra produceva piccoli oggetti in acetato di cellulosa. Come spesso capita, l'indirizzo vincente fu scoperto quasi per caso. Nel 1949 la Massey Ferguson, produttrice di trattori, commissionò all'Airfix la produzione di un modello in scala di un proprio prodotto, da offrire quale gadget agli acquirenti dei trattori nelle loro concessionarie. L'iniziativa ebbe un certo successo e stimolò la fantasia dei vertici della piccola azienda che, sfruttando lo stampo a disposizione, pensarono di venderlo anche al grande pubblico in kit di montaggio. La strada era stata aperta dalla Frog Penguin anni prima, ma l'Airfix aveva a disposizione una novità per l'epoca: una sofisticata macchina per stampa ad iniezione che permetteva già la riproduzione di piccoli pezzi, collegati ad un'intelaiatura dello stesso materiale plastico (sprue), da staccare ed assemblare. Realizzato in materiali adeguati, uno stampo permetteva di produrre lo stesso modello in quantità virtualmente infinita...

Il primo, vero, modello AIRFIX (qui già in riedizione)


All'inizio degli anni 50 l'Airfix intraprese definitivamente la via del modellismo statico. L'acetato venne abbandonato, preferendo il polistirene, ed i soggetti, in larga parte di matrice aeronautica, si moltiplicarono velocemente nel loro catalogo.
Il primo soggetto a grande diffusione, e non poteva essere altrimenti, fu uno Spitfire.
La scala di riferimento, seguendo la tradizione Frog, divenne la 1:72, più o meno rispettata in tutti i modelli... Gli inglesi la definiscono ancor oggi 'gentlemen's scale'.
Notoriamente gli anni 60 e 70 furono l'epoca d'oro del modellismo, gioco affascinante per i ragazzi ma anche sofisticato hobby per (pochi) adulti. Il catalogo Arfix si arricchì oltremodo, toccando praticamente ogni possibile campo dello scibile umano...
Hobby intelligente, stimolante e, volendo, a basso costo, il modellismo statico ebbe, come si diceva, grande diffusione all'epoca, e dagli anni 50 fino ai primi 80 vi fu un proliferare di marchi. L'Airfix dominò il panorama mondiale, per quanto molto ben contrastata nel continente americano dalla Revell (soprattutto) e dalle svariate produzioni nazionali in Giappone.

Lo Spitfire BTK del 1953: notare il pilota 'affiorante' dal cockpit...


Anche questo è uno stampo 'perso' (più probabilmente troppo usurato) tanto che, pochi anni fa, l'Airfix commercializzò un '...

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Diciamocelo... il modellismo statico è stato dato per morto più volte ma, nonostante si viva un'epoca 'digitale', sono ancora molti quelli con la voglia di 'usare le mani'. In Italia, più che altrove, la crisi è perdurante dagli oscuri anni 80, che videro perdere l'interesse in quest'hobby da parte di quelli che furono i primi utenti naturali: bambini ed adolescenti. Già allora però il modellismo si era guadagnato uno status di hobby 'nobile' fra adulti creativi, generalmente appassionati di storia ed un po' sognatori... In effetti ancor oggi il modellismo italico si regge su questo zoccolo duro di ultra quarantenni, spesso in grado di ricavar meraviglie da pochi pezzi di plastica.
Certo, quest'hobby è molto cambiato. Quasi scomparsi, purtroppo, i kit dai negozi di giocattoli, ed i negozi specializzati sono sempre meno... la rete permette l'acquisto di kit ed aftermarket in quantità impensabile un tempo, pur se questo ha significato la progressiva scomparsa dell'indubbio piacere datoci dai pomeriggi passati in negozio, a parlare ed a scambiarci consigli col titolare e con gli altri appassionati di passaggio.
Per fortuna ci sono lodevoli eccezioni, delle quali parleremo.

Beh, io sono kruaxi: pericolosamente vicino ai 50 anni, ho praticamente (nuovamente) iniziato a fare modellismo soltanto nel tardo 2008, dopo decenni di vorrei ma non posso... Modellista men che mediocre, da ragazzo, come molti di noi, ho 'rovinato' non poche scatole; non ho mai abbandonato il pensiero che un giorno mi sarei messo a modellare seriamente ed infine... magari un po' tardì, il giorno arrivò.
Da allora ho conosciuto un mondo complesso, che neppure pensavo esistesse, costellato di gente interessante e creativa, lontanissima dallo stereotipo dello 'sfigato' sempre così in voga per un certo immaginario collettivo... generalmente esercitato da persone che si sentono cool grazie al loro ultimo I-Phone.
Siamo dei nerd ? Beh, forse a volte si, e dovremmo pure farcene un vanto.

Perché questo blog ? Di forum modellistici italiani ne esistono un bel po', a partire dal gigantesco
Modellismopiù, senza dubbio un punto di riferimento, fino al piccolo quanto 'agguerrito' MAB, da me fondato pochi anni fa ed ora amministrato da cari amici.
Questo piccolo blog è soltanto uno sfizio, magari con qualche ambizione: un tributo, un omaggio alla casa modellistica che, più di ogni altra, ci ha affascinato fin da giovanissimi e ci ha fatto 'diventare modellisti': la britannica AIRFIX.
La storia dell'Airfix è complessa, e ne parleremo immantinente: qui, con l'indispensabile apporto dell'amico carissimo e co-admin Pino, aka 'Airfix' (nomen omen), probabilmente il maggior esperto italiano del marchio d'Albione, ci divertiremo a parlare della produzione vecchia e nuova di questo inossidabile punto di riferimento nell'u...

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