Airfix Italian Tribute

Era il 1969…
L'Uomo arriva sulla Luna, gli adepti di Charles Manson fanno strage a Beverly Hills ed a Woodstock la controcultura hippies raggiunge la sua vetta massima.
Intanto l'Airfix produce questo carro armato M3.
2014: la scatola è nuova, ma il contenuto è lo stesso…



Beh, cerco da tempo una scusa per tornare a fare un carro, assente dal mio tavolo da molto tempo. In effetti non ho alcun pregiudizio nei confronti di questi attrezzi cingolati…
Ho scelto un vecchio Airfix, sia per il mio gusto 'vintage' sia per l'indubbio fascino che questa sgraziata casamatta viaggiante mi suggerisce.
Per saper tutto riguardo questo carro approfittate pure di san Google: vi basterà sapere che i sovietici, il cui animo poetico è fuori discussione, ne ricevettero diversi e non poterono fare a meno di appellarlo con tanti gentili vezzeggiativi, il più famoso (e ripetibile) dei quali rimane probabilmente 'Una bara per cinque amici'…

In effetti era una discreta trappola.

Tornando al kit… si possono fare sia il Lee, destinato agli Yankee, che il Grant, ad uso dei britannici.
La differenza fondamentale sta nella torretta, di foggia alquanto diversa.
Lo stampo è ottimo, quasi nessuna bava. Tanti segni d'estrattore ma ben nascosti, in genere:



Seguendo l'uso dei carrarmatari, per la prima volta costruisco il più possibile prima di dipingere. Dicono (loro) che dove arriva l'occhio arriva anche l'aerografo, non oltre…


Il treno di rotolamento va su in un attimo.

Continuo ad assemblare, finché è bene fermarsi in attesa che la colla faccia adeguata presa.
Prendiamolo come un montaggio rilassante… forse.
Di stucco, o giù di lì, ne servirà un po'.



Stay tuned...